L’agricoltura sociale sostenibile: la formazione e i primi contratti lavorativi
Il lavoro a contatto con il verde e con la terra porta con sé valore aggiunto sotto molti aspetti: il contatto con i ritmi della natura e la ciclicità delle stagioni facilita nella persona il riconoscimento dei propri ritmi personali, il poter toccare con mano i frutti dei propri sforzi attiva sensazioni di gratificazione ed autoefficacia, il lavoro collaborativo legato alla terra evoca senso di appartenenza alla collettività riproducendo dinamiche che hanno caratterizzato la nostra specie per gran parte della sua esistenza, l’atto del prendersi cura di qualcosa di vivo esterno da sé, contribuisce a sviluppare il senso di responsabilità.
L’ambiente aperto, i colori, i suoni e gli odori della natura hanno inoltre, un effetto antistress e calmante sulla persona, ormai ampiamente documentato da studi scientifici, e offre la possibilità di contemplare la bellezza della natura e sperimentare il senso di meraviglia.
Questo progetto di Agricoltura Sociale nasce dalla collaborazione con l’Azienda Agricola Semplice VivAgri.
La startup ha preso il via ad agosto 2023 protraendosi fino ad ottobre con il progetto di vendemmia che si è sviluppato nei vigneti di Gualdo Cattaneo e Boneggio messi a disposizione dall’Azienda Farchioni e che ci ha visti stipulare contratti lavorativi a dieci persone, perlopiù con età compresa tra i 20 e 30 anni, afferenti alla legge 68.
Gli operai e tecnici dell’azienda hanno messo a disposizione le loro competenze per spiegarci in che modo svolgere il lavoro adeguatamente ed in sicurezza, ci hanno poi accompagnati a toccare con mano il processo di trasformazione dell’uva.
Abbiamo assistito alle fasi di diraspatura e pigiatura meccanica, visitato la cantina nella quale abbiamo visto le diverse stazioni di maturazione del succo, assaggiato il mosto, appreso che per ottenere un buon prodotto ci vogliono tanta cura e competenze.
Abbiamo anche attivato un laboratorio per creare insieme le etichette dei nostri vini.
Il progetto agricolo è continuato nel mese di novembre con la raccolta delle olive, anch’essa effettuata nei terreni messi a disposizione dall’ Azienda Farchioni nell’oliveto biologico sperimentale di Boneggio, afferente al progetto “Olive Hub” che dal 2017 lega l’Azienda al CNR e alla Facoltà di Agraria di Perugia.
L’auspicio per questo progetto è quello di sensibilizzare sempre di più il mondo dell’imprenditoria, dell’associazionismo, le istituzioni, le fondazioni e la cittadinanza a creare una solida rete lavorativa virtuosa ed inclusiva partendo dalla terra e dal territorio Umbro.